Una fistola dentale o dentaria si può definire come un'apertura nella mucosa creata dall'organismo stesso per dare sfogo all'essudato purulento, cioè il pus proveniente da un dente infetto. Può interessare i denti permanenti nell'adulto come i denti decidui (da latte) nei bambini.

Quando l'origine dell'infezione è un dente parliamo di fistola dentale quando invece sono i tessuti di supporto del dente o di un impianto è più comune il termine di fistola parodontale o fistola gengivale

Col termine fistole ci si riferisce spesso al rigonfiamento di colore bianco/giallastro ricolmo di materiale infetto(pus).

Piu propriamente la fistola dentale è un condotto che mette in comunicazione il dente con l'esterno. Attraversando l'osso in cui il dente è immerso e perforando i tessuti molli (gengiva) funge da valvola di sfogo per il pus.

Viene descritta dal paziente come una bolla sulla gengiva.

fistola dentale

Le cause delle fistole dentali

Le cause che portano alla formazione di una fistola dentale sono generalemente di tipo infettivo (o più correttamente infiammatorio), una carie profonda che ha coinvolto il tessuto pulpare (il cuore del dente) oppure traumi intensi di varia natura che portano alla "morte" del contenuto interno del dente.

Un'altra forma di fistola è quella gengivale, la cui causa è da ricondursi a gravi problemi del sistema di supporto del dente (o impianto dentale), malattia che prende il nome di parodontite. La fistola gengivale spesso esordisce sotto forma di ascesso parodontale più impropiamente definito ascesso gengivale.

Altre cause meno frequenti possono essere rincondotte a terapie canalari (devitalizzazioni) in cui il processo infiammatorio si riacutizza, otturazioni molto profonde che porano alla morte della polpa dentaria, manovre chirugiche durante estrazioni dentali, preparazione di corone artificiali e ponti (capsule), diffusione di infezioni da altri distretti.

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Sintomi della fistola dentale

I sintomi principali sono la presenza di pus e infiammazione.

In presenza di fistola dentale generalmente il paziente non accusa dolore, questo avviene proprio perchè l'infezione dentale ha trovato una via di sfogo (fistola dentale senza dolore).

Comunemente viene riscontrato un certo fastidio alla masticazione o alla percussione del dente, questo perchè l'osso attorno al dente è infiammato.

La sintomatologia può manifestarsi in fase acuta proprio quando l'essudato purulento (pus) non trova una via di drenaggio, la compressione esercitata da questo sull'osso, dente e tessuti di supporto provocano intenso dolore.

Raramente si forma un drenaggio delle fistole dentali di tipo extra-orale (al difuori della bocca)in zone come guance e mento.

Terapia della fistola dentale

Cosa fare in caso di fistola dentale?

Ovviamente recarsi dal proprio dentista il quale con molta probabilità proporrà come cura una devitalizzazione.

La diagnosi si esegue attraverso esami di routine per identificare il dente orgine del problema, quali test di vitalità, test di percussione, esami radiografici (es fistulografia) che identifichino lesioni cariose, fratture dentali ecc.

In fase non acuta (fistola vera e propria) il dentista può decidere o meno di prescrivere antibiotico e antiinfiammatori e procedere immediatamente in alcuni casi, o successivamente in altri con la terapia più adatta al caso specifico.

Nella stragrande maggioranza dei casi la cura risolutiva dei sintomi sarà la terapia canalare (devitalizzazione) o l'estrazione nei casi in cui il dente risulti troppo compromesso. Una fistola dentale non curata rappresenterà un'infezione dentale cronica con relative conseguenze da non sottovalutare.

Possiamo riassumere affermando che le fistole dentali (dal latino fistula da findere, fendere) sono comunicazioni di tipo patologico tra l'interno di un dente malato e l'esterno dell'organismo, di natura quindi infiammatoria cronica. La risoluzione dell'infezione dentale porterà alla completa risoluzione dei sintomi nella quasi totalità dei casi.


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